I RIVESTIMENTI EPOSSIDICI INTUMESCENTI REAGISCONO AL CALORE AUMENTANDO IN MODO CONTROLLATO MOLTE VOLTE IL LORO SPESSORE ORIGINALE.

I rivestimenti epossidici intumescenti reagiscono al calore aumentando in modo controllato molte volte il loro spessore originale. Si produce così un “char” che agisce come strato isolante che protegge il supporto su cui è applicato.

L’intumescenza è un processo complesso in cui avvengono delle reazioni chimiche (endotermiche) che convertono il rivestimento epossidico in una schiuma molto viscosa. Allo stesso tempo i gas prodotti restano intrappolati all’interno di questa schiuma producendo l’aumento del volume del rivestimento e la formazione del “char” isolante.
Il processo dell’intumescenza e la successiva formazione del “char” assorbe il calore prodotto dal fuoco contribuendo a mantenere la temperatura del supporto sotto la temperatura critica di collasso fornendo in questo modo la resistenza al fuoco richiesta.
I rivestimenti intumescenti a base di resine epossidiche sono bicomponenti e vengono applicati a spruzzo utilizzando attrezzature speciali per il preriscaldo e la miscelazione dei componenti.
Generalmente vengono applicati in spessori minimi pratici di 3-4mm senza rete di rinforzo. Per spessori più elevati o in caso di protezione dal Jetfire è richiesta una rete di rinforzo in fibre di carbonio o altri materiali (scrim) che è generalmente posizionata a metà dello spessore totale, che può arrivare in questo caso anche a 15/16 mm ed oltre.

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